Se il tennis spiega all'Italia come si deve fare squadra

Scritto il 24/11/2025
da Marco Lombardo

La stagione è iniziata vincendo l'Australian Open e si conclude con la 3ª Insalatiera di fila

È la Davis di tutti, in una stagione iniziata e finita nello stesso modo meraviglioso. È il fare squadra, e chissà quante volte l'abbiamo sentita questa frase in Italia. Poi un giorno arriva il tennis e ci spiega come si fa. Cambiano le sedi, gli scenari, i protagonisti, ma l'Insalatiera resta nostra ancora una volta, un trionfo tra l'altro - vinto a casa e che chiude il cerchio. Non c'erano Sinner e Musetti? Pazienza: abbiamo costruito in questi anni un sistema così solido da non aver paura di nessuno. Aggiungendo anche quel po' di epica che rende il tutto indimenticabile.

Le nostre stagioni del tennis sono sempre più belle, non c'è mai fine all'impossibile. Dal trionfo di Jannik in Australia a quello di Bologna è passato di tutto, nonostante la sospensione del nostro numero uno per tre mesi. Eppure: ecco anche la sua impresa di Wimbledon, primo italiano nel Tempio; e poi l'arrivo di Musetti in Top 10, lo Slam di Vavassori e Errani a New York, le Atp Finals rivinte da Sinner, la crescita di Cobolli, il ritorno di Berrettini, i nostri tornei sempre più ricchi e famosi, il boom di tesserati e di ascolti Tv, il sorpasso del mondo delle racchette su quello del calcio che ormai non è più utopia. Ad ogni grande traguardo se ne aggiunge un altro, in una serie continua che quasi fa paura.

E poi, dopo la Billie Jean King delle ragazze, ecco dunque il tripudio di Bologna, la certezza che davvero fare squadra si può, in Italia. La cara vecchia coppa, seppure riveduta e corretta, alla fine ha regalato emozioni in serie, e in questo ambiente il gruppo azzurro continua a dare lezione a tutti. E la corsa non finisce qui: come dice il presidente della Fitp Binaghi, il prossimo sogno è un italiano che vince a Roma; e c'è poi un numero uno del mondo da riconquistare, un settore femminile da far crescere sull'esempio di Jasmine Paolini, una serie di ragazzi che premono perché questa strada di successo non venga perduta. Tutto ormai è possibile, facendo squadra e prendendo esempio da come si vince da italiani. Tutto è possibile, per il tennis e per lo sport. Perché prima di tutto viene il gruppo, lo hanno detto i nostri magnifici tennisti. Prima di tutto vince l'Italia.