Nelle ultime settimane sono sempre più numerosi i segnali stradali attorniati dal colore verde dove, all'interno, c'è un numero a indicare la velocità: è una novità che arriva soprattutto dal Regno Unito anche se esistono già anche altri Paesi europei che adottano questo nuovo sistema.
Cosa indicano
È sempre maggiore l'attenzione di chi guida su mezzi a due e quattro ruote per questi "misteriosi" segnali circolari verdi quasi uguali ai tradizionali segnali di divieto o obbligo. In questo caso, però, non hanno alcun tipo di riconoscimento ufficiale nel codice della strada britannico. Al centro, come detto, è inserito un numero (spesso di 20,30 o 40 miglia orarie) che fungono come consiglio per i guidatori indicando una velocità raccomandata.
Dove si trovano
Nel Regno Unito questi segnali verdi si trovano in luoghi eterogenei: dalle strade urbane alle proprietà private ma è più facile scovarli in aree residenziali, vicino alle scuole, ospedali o cantieri edili, in pratica su tutti quei contesti in cui la moderazione della velocità è particolarmente raccomandata. La scelta del colore verde e della forma circolare contribuisce a catturare l'attenzione degli automobilisti anche se non alcun valore di obbligo o divieto. In pratica, se in una strada l'obbligo di velocità è quello di non superare i 50 Km/h, questi cartelli possono indicare anche un numero notevolmente inferiore per allertare i guidatori alla massima prudenza ma la multa arriverà soltanto se si supera la velocità ufficiale, non quella del segnale stradale verde.
Il significato dei "green signs"
La segnaletica verde del Regno Unito non è riconosciuta dal Codice della Strada e non comporta nessuna sanzione: infatti, chi va al di sopra di quel numero indicato dalla nuova segnaletica non rischia multe o sanzioni ma il loro scopo è puramente indicativo: un invito agli automobilisti a ridurre la velocità nelle aree sensibili dove è più probabile la presenza di pedoni o bambini. Nel Paese britannico sono le autorità locali a disporre della loro installazione e applicazione per rendere più forti i rischi ma senza introdurre nuovi limiti formali.
Molto spesso chiamati "green signs", questi cartelli sono in uso anche in Francia e Spagna: nel primo caso sono spesso alcuni Comuni che li hanno introdotti, in via sperimentale, specialmente in aree urbane ad alta presenza di pedoni; in Spagna, invece, sono stati adottati soprattutto a livello locale per educare ad avere una guida moderata nelle “zonas tranquilas” e nei quartieri residenziali.
Cosa succede in Italia
Fino ad questo momento nel nostro Paese non esiste alcuna segnaletica verde: il nostro Codice della Strada prevedere che i consigli sulla velocità da tenere sono rappresentati dai cartelli blu con numero bianco che spesso sono posizionati nei pressi di curve pericolose o su tratti che necessitano una maggiore prudenza.