Tlc, il risiko parte dalla Francia

Scritto il 15/10/2025
da Camilla Conti

Bouygues, Iliad e Orange pronte ad acquistare parte delle attività di Altice

Riparte dalla Francia il risiko delle tlc europee. Dopo intense settimane di trattative iniziate a settembre, gli operatori Orange, Bouygues Telecom e Iliad (Free) hanno concordato di presentare un'offerta congiunta non vincolante per l'acquisizione di una quota significativa delle attività di telecomunicazioni del gruppo Altice, la società che controlla l'operatore francese SFR e che è di proprietà del miliardario Patrick Drahi. L'offerta corrisponde a un valore di 17 miliardi di euro per le attività che verrebbero rilevate con una valorizzazione implicita per l'intera Altice Francia di oltre 21 miliardi di euro.

A inizio agosto Altice aveva finalizzato la ristrutturazione del proprio debito da 24,1 a 15,5 miliardi di euro con l'approvazione del tribunale commerciale di Parigi e aveva aperto le porte a un possibile spezzatino. E ieri è arrivato l'annuncio. In un comunicato stampa diffuso in tarda serata i tre operatori hanno spiegato che l'offerta riguarda la maggior parte degli asset di SFR, ma esclude in particolare le partecipazioni nelle società Intelcia, UltraEdge, XP Fibre, Altice Technical Services e le attività del gruppo Altice nei dipartimenti e territori d'oltremare.

L'accordo, si legge nella nota, permetterebbe di «intensificare gli investimenti nella resilienza delle reti ultraveloci, nella sicurezza informatica e in nuove tecnologie come l'intelligenza artificiale; consolidare il controllo sulle infrastrutture strategiche in Francia e mantenere un ecosistema competitivo a vantaggio dei consumatori».

Bouygues Telecom, Iliad e Orange hanno, inoltre, già previsto un piano di ripartizione degli asset: l'attività B2B (i servizi per le aziende) sarà rilevata principalmente da Bouygues Telecom e Iliad, l'attività B2C (i servizi per i consumatori) sarà ripartita tra Bouygues Telecom, Iliad e Orange, mentre le altre attività e risorse (in particolare infrastrutture e frequenze) saranno ripartite tra i tre operatori, ad eccezione della rete mobile di SFR nelle aree meno densamente popolate, che sarà rilevata da Bouygues Telecom. La ripartizione tra prezzo e valore, invece, si attesterà intorno al 43% per Bouygues Telecom, al 30% per Iliad e al 27% per Orange.

L'operazione è subordinata, oltre che all'accettazione dell'offerta non vincolante da parte del venditore, al completamento della due diligence, nonché a una valutazione finanziaria e operativa che ne confermi i presupposti. Non solo. Ci sarà una consultazione preventiva con gli organi di rappresentanza dei lavoratori. Dopodiché servirà il via libera delle autorità di regolamentazione competenti.

Al termine di queste fasi, viene aggiunto nel comunicato, tutti gli asset che non potranno passare immediatamente a ciascuno dei tre operatori interessati saranno trasferiti a una società congiunta responsabile della gestione delle operazioni durante un periodo di transizione che consentirà in particolare la graduale migrazione dei clienti. La società congiunta si avvarrà dei dipendenti del gruppo Altice. I tre gruppi affermano che «non vi è alcuna certezza in questa fase che questa offerta indicativa possa portare a un accordo».