Nove mesi sopra le stime, ma zavorrati dall'Europa, per Lvmh che guarda al passato per il futuro della controllata Fendi. La casa madre francese ha infatti nominato la ex Maria Grazia Chiuri (nella foto) come nuova direttrice creativa della maison. Per la stilista si tratta di un ritorno significativo, dal momento che agli inizi della sua carriera aveva già lavorato presso la casa di moda fondata dalle cinque sorelle Fendi. La prima collezione Autunno/Inverno 2026-2027 di Chiuri sarà a febbraio a Milano e proverà a ridare slancio al brand romano in un momento difficilissimo per la moda. Non ha caso ieri il colosso francese di Bernard Arnault ha chiuso i primi nove mesi con qualche luce, ma non senza ombre.
Nel terzo trimestre 2025 le vendite del leader mondiale del settore proprietario di marchi come Louis Vuitton, Dior e Celine, sono calate del 4% a 18,28 miliardi di euro, a causa dell'effetto dei tassi di cambio. Ma il dato è stato lievemente sopra il consensus attorno a 18,2 miliardi. «Con una crescita organica dell'1% (a tassi di cambio comparabili), il terzo trimestre mostrerebbe un miglioramento in tutte le attività e in tutte le regioni, fatta eccezione dell'Europa, dove le vendite sono calate risentendo della clientela turistica», è scritto in una nota.
Non corre però nemmeno il giro d'affari che è stato di 58,1 miliardi (-4% o -2% a livello organico), dimostrando «una buona resistenza e portando avanti un forte dinamismo nonostante il contesto geopolitico ed economico perturbati».
Guardando alle altre geografie, gli Usa sono risultati stabili grazie a una domanda locale solida. Il Giappone è calato, mentre il resto dell'Asia ha registrato un miglioramento sensibile.
In merito ai settori, la principale divisione, il settore Moda e Pelletteria ha registrato un calo del fatturato del 6% a 27,6 miliardi «con un miglioramento nel terzo trimestre (-2%), a dimostrazione della buona resilienza dei clienti locali, mentre il 2024 era stato trainato dalla forte crescita della spesa turistica, in particolare in Giappone» battendo le attese degli analisti.
Il titolo Lvmh ha chiuso in calo del 2% dopo i conti. Ma è stata una giornata difficile ieri per tutto il lusso con i gruppi italiani che sono scesi ben oltre la flessione di Piazza Affari: in particolare Moncler ha perso il 2,33% e Cucinelli l'1,84 per cento.
Il settore soffre la mancanza di direzione post pandemia, i dazi, la crisi immobiliare in Cina e la recente impennata dei prezzi dell'oro e dell'argento. Ma gli analisti iniziano a vedere segnali positivi per le vendite di lusso oltre la fascia alta.