In principio fu Novella Calligaris, che giovanissima conquistò le prime medaglie olimpiche nel nuoto. Trent'anni dopo ci fu l'irruzione di Federica Pellegrini, prima nuotatrice d'oro ai Giochi. Poi, l'ascesa di Benedetta Pilato, argento mondiale a 14 anni nella rana. Infine baby Alessandra Mao, campionessa italiana dei 200 stile libero. Agli ultimi Mondiali giovanili di Otopeni, in Romania, la Mao ha conquistato un clamoroso bronzo a 14 anni con tempi migliori di quelli della Pellegrini quando quest'ultima conquistò l'argento olimpico ad Atene 2004.
Alessandra, tutti la cercano ora che ha battuto alcuni record di Fede.
"Ovvio sono molto contenta. Per me però non cambia nulla, voglio fare il mio percorso e divertirmi in acqua".
Pensa di poter fare un altro salto di qualità?
"Sono scaramantica e quindi i miei obiettivi non li condivido. Penso un passo alla volta e mi godo il momento".
Cos'ha imparato quest'anno nel gestire grandi eventi come gli Eyof, i Giochi europei giovanili?
"Ho vissuto l'esperienza migliore della mia vita".
A Skopje, in Macedonia, c'era anche Kelly Doualla, la sprinter che ha stupito il mondo dell'atletica.
"Mi fa piacere che una ragazza così giovane come Kelly abbia ottenuto risultati così importanti. Spero che in Italia crescano tante altre ragazze di talento come lei".
Quante volte si allena a settimana Alessandra Mao?
"Mi alleno tutti i giorni per circa due ore. Voglio continuare a migliorare, per il resto mi piace passare il tempo con la mia famiglia".
Come ha iniziato a nuotare?
"A casa praticano tutti sport. Mio fratello maggiore ha cominciato con il nuoto prima di me. I miei genitori mi portavano in piscina negli stessi orari. Così ho cominciato anche io e da lì mi è piaciuto sempre di più".
I suoi modelli?
"Guardo tutti con ammirazione e cerco di imparare da loro. Federica e la Quadarella li seguo, ma non sono i miei idoli. In realtà non ne ho mai avuti, voglio essere me stessa. Se proprio devo sceglierne una dico Sarah Sjöström".
La primatista italiana Sara Curtis andrà in America. Lei ci andrebbe?
"Ora non ci penso proprio, è troppo presto e sto bene nel mio gruppo, il Team Veneto guidato da Davide Pontarin, che ha sempre avuto grandi talenti come Manuel Frigo, il nostro capitano".
Riesce a trovare il tempo per cose extra nuoto?
"Quest'anno, a parte l'esame di terza media, mi sono dedicata al nuoto. Dopo i Mondiali ho staccato un po' la spina e sono andata in spiaggia a casa dei nonni".

